IN SEZIONE AUREA – TGR News
Guarda il servizio
La domanda nella contaminazione dei linguaggi di "IN SEZIONE AUREA" di Versiliadanza al Teatro Cantiere Florida il 7 e 8 Febbraio in prima assoluta. Per GufettoMag lo ha visto la gufetta fiorentina Sandra Balsimelli, che scrive: "Il corpo danzante si incontra nella sua potenza con le infinite possibilità dello spazio virtuale alla ricerca di nuove possibili geometrie estetiche" Leggi l'articolo
Il 7 e 8 Febbraio ha debuttato, al Teatro Cantiere Florida di Firenze, in prima assoluta, la nuova produzione di Versiliadanza, firmata da Leonardo Diana. In scena insieme a lui le danzatrici Luna Cenere e Isabella Giustina, le scenografie virtuali di Nicola Buttari e il disegno luci di Gabriele Termine. Qua sotto una attentissima recensione a firma Luigi Scardigli, pubblicata su MEGLIO MENO. “Straordinaria, nel senso più letterale, armonico e stupefacente che si possa contemplare, In sezione aurea è un amplesso orgiastico, senza cognizione e identità sessuale.” Leggi l'articolo
EGON– Site Specific choreography and dance: Leonardo Diana virtual set design: PROFORMA - Nicola Buttari, Martino Chiti music: Andrea Serrapiglio, Luca Serrapiglio organizzation: Filippo Figone Production: Versiliadanza 2018 supported by MiBACT – Ministero Beni e Attività Culturali e del Turismo, Regione Toscana, Comune di Firenze and in collaboration with: Teatro Cantiere Florida di Firenze, Armunia / Festival Inequilibrio Deutsches Institut di Firenze 30 minuts c.a. “Egon – Site Specific” è un progetto multidisciplinare incentrato sulla poetica dei pittori Gustav Klimt ed Egon Schiele, nella Vienna a cavallo del primo '900. Il lavoro vede impegnato un danzatore, due musicisti e un video artista che hanno elaborato un linguaggio interconnesso tra le diverse discipline. Lo ... Continua »
Egon. Suggestioni e intuizioni di Caris Jenco ...una incastonatura di elementi fusi in una danza che esprime l’indicibile, in grado – con le giuste conoscenze da parte dello spettatore – di produrre un effetto quasi magico... vai all'articolo
Il disagio esistenziale in danza, da Klimt a Schiele (di Gabriella Gori) ...In Egon, non a caso sottotitolato Introspettiva da Klimt a Schiele, il corpo è il fulcro da cui si dipana un gioco parossistico e ossessivo di attrazione e repulsione tra l'elemento maschile e femminile e la danza, la musica e la visual arts diventano strumenti atti a restituire il pensiero e il significato della pittura di Gustav ed Egon... vai all'articolo
“EGON”, l’esegesi della pittura di Schiele attraverso la danza (di Benedetta Colasanti) “Egon” è una performance ben strutturata; drammaturgicamente fedele ai suoi modelli, coinvolge il pubblico in un percorso inizialmente angosciante e poi sempre più familiare. L’effetto sugli spettatori è pungente, chiaro e incisivo. Dal punto di vista coreografico, i danzatori (lo stesso Diana con Barbara Carulli, Valentina Sechi e Naomi Segazzi) hanno piena padronanza dello spazio, dei movimenti, dell’espressività; raccontano con i gesti, con la mimica facciale, con l’alternanza di passi lenti e veloci... vai all'articolo
La compagnia Versiliadanza è impegnata nell'allestimento della nuova creazione di Leonardo Diana ispirata alla poetica del periodo secessionista viennese e in particolar modo alla ricerca che hanno sviluppato due dei più importanti pittori del primo '900, Gustav Klimt e Egon Schiele. Lo spettacolo multidisciplinare vede impegnati: quattro danzatori, due scenografi virtuali, due musicisti e la parte tecnica necessaria all'allestimento. Dopo una prima residenza al Teatro Cantiere Florida di Firenze, dove si sono sviluppate le prime ricerche sulle diverse qualità motorie ispirate al tema, una seconda residenza si è spostata in Piemonte, nella splendida cornice della Cascina Valdapozzo, per concentrare il lavoro sulla ... Continua »
La XIII edizione del Danceproject Festival si è inaugurata con uno spettacolo di alta qualità artistica e di notevole impatto: “Narciso: Io” – produzione delle Compagnie Arearea e Versiliadanza – è andato in scena... vai all'articolo
Narciso_io. La danza racconta quanto è vuoto il presente L'inizio è travolgente. Un uomo e una donna ballano al ritmo di una musica techno. Non si guardano, non si toccano e quando i loro sguardi si incrociano, vedono solo loro stessi perché i due corpi esibiti non emanano desiderio ma solo il piacere vuoto di mostrarsi all'altro, agli altri. I danzatori Marta Bevilacqua e Leonardo Diana, insieme per Narciso_io... vai all'articolo